Prestazioni elevate, utilizzo di fonti rinnovabili e presenza di incentivi per la riqualificazione energetica: sono questi i punti di forza che stanno contribuendo alla diffusione crescente delle pompe di calore negli edifici multifamiliari. Tuttavia, una pompa di calore – per quanto efficiente – non è un sistema “plug and forget”. Specialmente negli impianti centralizzati condominiali, la manutenzione periodica è una condizione necessaria per garantire continuità di servizio, efficienza energetica e rispetto delle normative.
In condomini e complessi residenziali, dove un unico generatore serve più unità abitative, il fermo impianto può provocare disagi su vasta scala. Inoltre, data la complessità dell’impianto, la responsabilità si estende anche alla gestione amministrativa: controlli obbligatori, registrazioni, aggiornamento del libretto d’impianto e comunicazioni agli enti competenti.
In questo articolo vedremo cosa prevede la normativa, quali sono gli obblighi e le buone pratiche per una manutenzione efficace, e come un approccio strutturato può aumentare l’affidabilità e la durata del sistema.
INDICE DEI CONTENUTI:
- Manutenzione pompa di calore: perché è cruciale negli impianti condominiali
- Frequenza, controlli e operazioni previste: cosa dice la normativa
- Manutenzione preventiva per assicurarsi massima efficienza
Manutenzione pompa di calore: perché è cruciale negli impianti condominiali
In un impianto termico condominiale, la pompa di calore rappresenta spesso il cuore del sistema. Una sua anomalia può compromettere il comfort di decine di persone contemporaneamente. Proprio per questo, la manutenzione assume un ruolo strategico, ben diverso da quello che avrebbe in una singola abitazione.
La prima criticità riguarda la continuità di servizio: a differenza degli impianti individuali, dove un guasto colpisce una sola famiglia, in un impianto centralizzato l’interruzione coinvolge interi stabili. Qui, anche un semplice allarme o una perdita di rendimento stagionale possono avere ripercussioni significative in termini di segnalazioni, tensioni condominiali e danni reputazionali per chi gestisce il sistema.
In secondo luogo, va considerato l’aspetto dell’efficienza nel tempo. Le migliori pompe di calore sono progettate per mantenere COP elevati anche in condizioni gravose, ma questo è possibile solo con una manutenzione che preveda:
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controllo del circuito frigorifero (pressioni, fluido, tenuta);
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pulizia degli scambiatori lato aria o terreno;
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verifica del rendimento e regolazioni software;
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aggiornamento dei firmware nei modelli più recenti.
Non meno importante è l’aspetto della normativa: la legge impone obblighi precisi in termini di controlli periodici, registrazioni sul libretto d’impianto e interventi documentati da ditte abilitate (DPR 74/2013). In un contesto condominiale, la mancata esecuzione di questi obblighi può esporre l’amministratore a responsabilità dirette.
Infine, va sottolineato un tema spesso trascurato: la prevedibilità dei costi. Una manutenzione preventiva permette di pianificare gli interventi e ridurre le spese straordinarie. Interventi reattivi, al contrario, sono più costosi, più invasivi e generano maggiori attriti nella gestione condominiale.
Frequenza, controlli e operazioni previste: cosa dice la normativa
- tipo di generatore (aria/acqua, geotermico, ibrido);
- potenza complessiva;
- zona climatica;
- indicazioni del costruttore (Weishaupt suggerisce controlli stagionali).
- Controllo del rendimento (verifica delle prestazioni della pompa con strumenti di misura dedicati);
- Ispezione del circuito frigorifero, verifica delle pressioni e controllo delle eventuali perdite di refrigerante (obbligatorio per legge con gas fluorurati);
- Pulizia degli scambiatori lato aria o terreno, in particolare nei modelli aria/acqua che sono esposti a detriti, polline, foglie;
- Verifica della pompa di circolazione, delle sonde di temperatura e dei sensori;
- Aggiornamento software e firmware tramite pannello di controllo o interfaccia di servizio.
Manutenzione preventiva per assicurarsi massima efficienza
- Controllo e taratura delle curve climatiche;
- Test delle sonde di temperatura;
- Verifica dello stato degli scambiatori e loro pulizia (fondamentale per mantenere alto il COP);
- Calibrazione dei flussi idraulici per garantire una corretta distribuzione;
- Controllo del modulo di espansione elettronico (es. nei sistemi Aeroblock®) e delle valvole a 3 vie.

