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Pompe di calore centralizzate: vantaggi per edifici multifamiliari

16 ottobre, 2025

Se fino a qualche anno fa le pompe di calore erano appannaggio quasi esclusivo delle abitazioni singole o delle nuove costruzioni, oggi sono sempre più applicate in condomini ed edifici multifamiliari, sia nuovi che esistenti, grazie ai progressi tecnici, alla spinta normativa e agli incentivi fiscali disponibili. Le PDC rappresentano quindi un’alternativa concreta ai sistemi di riscaldamento centralizzato tradizionali, offrendo efficienza energetica, flessibilità operativa e comfort abitativo superiore. In questo articolo analizziamo in dettaglio come funzionano, quali vantaggi offrono e cosa tenere in considerazione per una corretta progettazione e gestione dell’impianto 

INDICE DEI CONTENUTI:

Come funziona una pompa di calore centralizzata

La pompa di calore centralizzata funziona secondo lo stesso principio di base di qualsiasi pompa di calore: preleva energia termica da una fonte naturale (aria, acqua di falda o terreno) e la trasferisce all’interno dell’edificio per riscaldare gli ambienti o l’acqua sanitaria. Tuttavia, a differenza delle soluzioni individuali, un sistema centralizzato serve più unità abitative contemporaneamente, attraverso un unico impianto termico collettivo.
 
La configurazione più comune prevede:
  • un generatore (o una cascata di generatori) installato in una centrale termica;
  • una rete di distribuzione che porta il calore alle singole unità;
  • un sistema di regolazione centralizzato che assicura l’equilibrio tra comfort e risparmio.
 
Nel caso degli edifici esistenti con terminali a radiatori, è fondamentale verificare la compatibilità della pompa di calore con le alte temperature normalmente richieste dai radiatori. In questi contesti, si opta spesso per soluzioni ibride (pompa di calore + caldaia a condensazione), in grado di soddisfare anche i carichi più elevati .
 
Nei nuovi edifici o in quelli riqualificati con impianti a bassa temperatura (pannelli radianti, ventilconvettori), la pompa di calore può lavorare con la massima efficienza.
 
Dal punto di vista dell’installazione, le pompe di calore centralizzate possono essere posizionate:
  • in centrale tecnica, nel locale caldaia esistente;
  • in copertura (tetto condominiale), in caso di unità esterne;
  • nel cortile, in versione silenziata.

L’integrazione con la produzione di acqua calda sanitaria avviene tramite bollitori o sistemi di produzione rapida, spesso supportati da accumuli termici per garantire continuità di servizio e adeguata stratificazione. Tutto il sistema è regolabile da remoto, monitorabile tramite app o portali web, e integrabile con sistemi di contabilizzazione individuale per una ripartizione equa dei consumi .

 

PDC negli edifici condominiali

Le pompe di calore centralizzate trovano applicazione sia in nuove costruzioni che in progetti di riqualificazione energetica di edifici esistenti. In entrambi i casi, rappresentano una soluzione interessante per la climatizzazione invernale, estiva e la produzione di ACS, ma richiedono alcune valutazioni progettuali specifiche .
 
Nel caso delle nuove costruzioni, l’integrazione di una pompa di calore centralizzata è facilitata dalla possibilità di progettare l’impianto da zero, ottimizzando spazi tecnici, layout impiantistico, isolamento e terminali. È una scelta quasi obbligata nei progetti nZEB (nearly Zero Energy Building), dove l’efficienza energetica è un requisito normativo.
 
Negli edifici esistenti, invece, l’installazione è spesso parte di un progetto di revamping dell’impianto termico centralizzato, magari in sostituzione di una vecchia caldaia a gasolio o metano. In questi contesti è fondamentale valutare:
  • la disponibilità di spazio per collocare le unità esterne (in cortile, sul tetto o in locale tecnico);
  • valutazione dell’impatto acustico; 
  • la compatibilità con i terminali esistenti (è possibile collegarsi a impianti a radiatori, purché dimensionati correttamente);
  • le caratteristiche dell’involucro edilizio (isolamento, dispersioni termiche);
  • il regime di installazione (serve l’approvazione assembleare se si tratta di modificare l’impianto condominiale).
In molti casi, l’adozione di una pompa di calore in condominio è associata a interventi integrati di riqualificazione energetica, che comprendono anche cappotto termico, sostituzione infissi e pannelli fotovoltaici, sfruttando al meglio i meccanismi incentivanti disponibili.
 
Un altro aspetto importante da considerare è il calcolo della potenza dell’impianto, che deve tener conto della metratura servita, del numero di unità abitative, dell’altitudine e della zona climatica, per garantire performance e durata nel tempo. Una pompa di calore sottodimensionata rischia di non coprire il carico termico nelle giornate più fredde, mentre una sovradimensionata può ridurre la durata dei componenti. È quindi essenziale affidarsi a progettisti qualificati per la scelta del modello migliore.
 
Infine, attenzione agli spazi tecnici e all’impatto acustico: le unità esterne vanno posizionate con criterio per non disturbare i residenti o creare conflitti con i vincoli urbanistici. Le PDC più evolute hanno un funzionamento estremamente silenzioso, garantito dal disaccoppiamento tra struttura e basamento che smorza le vibrazioni, da un compressore di nuova generazione con bassi livelli di rumorosità e da un accurato isolamento acustico di tutto l'apparecchio.
 
 

Pompa di calore centralizzata: i vantaggi per il condominio

Adottare una pompa di calore centralizzata in un contesto multifamiliare comporta una serie di benefici tangibili, sia dal punto di vista tecnico che economico e gestionale.

1. Efficienza energetica e sostenibilità
Le pompe di calore centralizzate più efficienti (geotermiche, aria/acqua o acqua/acqua), raggiungono COP superiori a 5 e temperature di mandata fino a 70 °C, consentendo di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO₂ rispetto ai sistemi tradizionali. In abbinamento a fonti rinnovabili (come impianti fotovoltaici), l’impatto ambientale è ulteriormente ridotto. Tutto questo determina anche una significativa riduzione delle spese di gestione per chi ci abita.

2. Ripartizione dei costi e controllo dei consumi

Grazie a sistemi di contabilizzazione individuale e valvole termostatiche intelligenti, ogni unità abitativa paga solo quanto effettivamente consuma. Questo approccio incentiva l’uso consapevole dell’energia e supera il principale limite del riscaldamento centralizzato “vecchia maniera”.

3. Comfort uniforme

L’adozione di pompe di calore centralizzate consente di mantenere una temperatura omogenea in tutto l’edificio, riducendo sbalzi termici tra i diversi appartamenti. La regolazione automatica consente di adattarsi alle condizioni climatiche esterne e alle diverse esigenze di ogni utenza.

4. Gestione semplificata e riduzione dei guasti

Con un’unica centrale termica, la manutenzione è più semplice e programmabile. La ridondanza (in configurazioni a cascata) garantisce continuità di servizio anche in caso di guasti o fermo tecnico di un’unità.

5. Incentivi e agevolazioni
Le pompe di calore centralizzate rientrano in numerosi programmi di detrazione fiscale e incentivi pubblici (es. Conto Termico, Superbonus nei casi ancora validi), rendendo l’investimento più accessibile per i condomini. 
 
6. Valore dell'immobile
 La presenza di un impianto ad alta efficienza aumenta il valore dell’immobile, migliora la classe energetica dell’edificio e riduce l’impronta ambientale dell’intero condominio.
 
 

Configurazioni impiantistiche possibili

La progettazione di un impianto centralizzato a pompa di calore per edifici multifamiliari offre diverse configurazioni, da adattare in base alle caratteristiche dell’edificio e alle necessità dell’utenza.
 
Configurazione monoblocco o split a cascata
Per potenze elevate, si possono installare più unità in parallelo, creando una cascata modulante. Questa soluzione garantisce flessibilità, alta efficienza anche a carichi parziali e continuità operativa. Le pompe di calore Weishaupt sono progettate per funzionare in sinergia, con regolazione automatica della sequenza di accensione e modulazione della potenza.

Sistemi ibridi: PdC + caldaia a condensazione

In contesti dove è richiesto un rapido aumento della temperatura o dove le condizioni esterne sono molto rigide, è consigliabile integrare la pompa di calore con una caldaia a condensazione. I sistemi ibridi Weishaupt prevedono una logica di gestione intelligente che sceglie in ogni momento il generatore più efficiente, ottimizzando consumi e costi operativi.
 
Produzione centralizzata di ACS

La produzione di acqua calda sanitaria può essere affidata a pompe di calore con bollitore e accumulo dimensionato sull’utenza. Soluzioni con bollitori stratificati e scambiatori ad alta efficienza assicurano elevate portate e continuità di servizio.
 
Regolazione, contabilizzazione e controllo remoto
La centrale termica può essere controllata in remoto tramite app e portali web. Le interfacce Weishaupt consentono l’integrazione con BMS e la gestione dell’intero impianto: dalla pompa di calore ai terminali di emissione, fino alla ripartizione dei consumi.

Queste configurazioni rendono le pompe di calore centralizzate una soluzione flessibile, scalabile e adatta sia a nuove costruzioni che a riqualificazioni.
 
 

Domande frequenti sulle pompe di calore condominiali

Si può installare una pompa di calore centralizzata su edifici vincolati o storici?
Sì, ma con attenzione. Serve una valutazione tecnico-architettonica e l’approvazione della Soprintendenza se si modifica l’aspetto esterno (ad esempio con unità sul tetto). Tuttavia, esistono soluzioni integrate che minimizzano l’impatto visivo.
 
La pompa di calore funziona con i termosifoni esistenti?
Sì, è possibile utilizzare una pompa di calore anche con termosifoni esistenti, a condizione che l’impianto sia ben isolato e che i radiatori siano sufficientemente dimensionati. In alternativa alle tradizionali soluzioni a bassa temperatura, esistono oggi pompe di calore capaci di raggiungere temperature di mandata fino a 70 °C, ideali per impianti a radiatori. Questo consente di evitare interventi invasivi sui terminali, mantenendo l’impianto esistente e sfruttando comunque i benefici di efficienza e sostenibilità delle pompe di calore. 
 
E se un condomino vuole staccarsi?
In presenza di contabilizzatori, è già autonomo nella regolazione e nei consumi. Tuttavia, il distacco fisico da un impianto centralizzato è soggetto ad approvazione e deve garantire l’assenza di aggravi per gli altri. Serve una relazione tecnica che lo dimostri.
 
Le pompe di calore centralizzate rappresentano una soluzione moderna, efficiente e sostenibile per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda nei complessi residenziali. In alcuni casi, tuttavia, potrebbe non essere sufficiente affidarsi esclusivamente alla pompa di calore: condizioni climatiche particolari o picchi di domanda termica potrebbero richiedere il supporto di un secondo generatore.

In questi scenari, i sistemi ibridi (composti da pompa di calore + caldaia a condensazione) offrono una risposta flessibile e altamente performante. Scarica la guida Weishaupt per scoprire come integrarli in modo efficace nel tuo progetto.

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