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Sei tra le fabbriche inquinanti? Ecco come scoprirlo e come rimediare

28 aprile, 2022

Tra gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile c'è anche la riduzione dell'inquinamento industriale. Le industrie sono infatti responsabili di oltre la metà delle emissioni totali di alcuni tra i principali inquinanti atmosferici e dei gas che causano l'effetto serra. Anche la tua azienda è tra le fabbriche inquinanti? Continua a leggere per scoprirlo e per capire quali interventi sono necessari per migliorare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni.

Fabbriche inquinanti: il principale responsabile è la combustione

Quanto consuma la tua industria?
Quali sono i costi energetici a cui ogni mese devi far fronte?
Stai rispettando i limiti di emissioni per quanto riguarda monossido di carbonio (CO) e ossidi di azoto (NOx)?

Conoscere questi dati è fondamentale, per capire quanto efficiente - o, al contrario, inefficiente - è la tua azienda.

Il recente aumento dei prezzi dei combustibili e dell'energia elettrica rischia di avere una forte ripercussione sulle spese che devono sostenere gli imprenditori. Oggi più che mai, quindi, è fondamentale ottimizzare tutte quelle operazioni che permettono di ridurre i consumi energetici e, di conseguenza, anche le emissioni in atmosfera.

I principali responsabili dei gas nocivi che vengono immessi nell'aria dai camini e dagli scarichi sono i gruppi termici e i generatori. È attraverso la combustione dei combustibili fossili che si generano fuliggine, CO e NOx, altamente inquinanti se rilasciati in atmosfera sopra certi livelli.

Per le imprese energivore la presenza di generatori di calore o vapore obsoleti, caldaie inefficienti e componenti poco performanti rischia di avere un impatto molto forte sui costi complessivi.

Ottimizzare il processo di combustione diventa quindi fondamentale, per non sprecare combustibile ed energia, e per essere a norma con quelle che sono le direttive attualmente in vigore in termini di efficienza ed emissioni.

 

Normative europee e nazionali per la riduzione delle emissioni

Tra le principali misure dell’UE sulle emissioni industriali figurano la Direttiva 2010/75/UE nota come IED - Industrial Emission Directive, e la Direttiva 2015/2193/UE che stabilisce le norme per la limitazione e il monitoraggio delle emissioni in atmosfera di alcuni inquinanti originati dai medi impianti di combustione.

A queste si aggiungono altre normative europee, che fissano obiettivi di riduzione delle emissioni atmosferiche più concreti, come la direttiva sui limiti nazionali di emissione e la direttiva sulle emissioni industriali. L'obiettivo che sottende a entrambe è raggiungere una netta riduzione delle emissioni, in particolare attraverso l'adozione delle cosiddette migliori tecniche disponibili (Best Available Techniques - BAT).

Una recente analisi dell’EEA (Agenzia Europea per l'Ambiente) stima che l’utilizzo delle migliori tecniche disponibili e l’attuazione degli obiettivi della direttiva sulle emissioni industriali potrebbe portare a sostanziali riduzioni delle emissioni: -91% per il biossido di zolfo, -82% per il particolato e -79% per gli ossidi di azoto.

Tra queste "tecniche" rientra anche l'efficientamento energetico degli impiantiOptare per sistemi energetici efficienti contribuisce infatti alla riduzione dei costi e delle emissioni.

 

Come raggiungere l'efficienza energetica nell'industria

Il primo step per migliorare l'efficientamento energetico di un'industria è fare una diagnosi dei consumi energetici, per stabilire quali sono le problematiche, quali le fonti di dispersione e, di conseguenza, quali interventi mettere in atto per favorire il risparmio energetico.

In alcuni casi può essere sufficiente intervenire con operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria. Anche piccoli accorgimenti come una nuova regolazione o una taratura dei parametri può contribuire a migliorare le prestazioni e garantire un funzionamento più economico del gruppo termico bruciatore / generatore.

Inoltre, grazie a una completa pulizia del bruciatore si garantisce un’elevata prestazione nel tempo, assicurando così massima efficienza all’impianto.

In caso la manutenzione non bastasse, è possibile intervenire con la sostituzione di una o più parti del bruciatore con nuovi componenti (revamping). Questo intervento si rivela indispensabile per potersi allineare alle normative e soddisfare gli standard ambientali e di sicurezza.

Tutte queste azioni possono guidare la tua azienda verso la riqualificazione e il miglioramento dei processi produttivi, permettendoti di raggiungere classi energetiche più performanti e meno inquinanti.

Le migliori aziende che producono bruciatori sono in grado di calcolare, attraverso software sofisticati, il risparmio energetico e il ritorno sull'investimento che si potrebbe generare rinnovando l'impianto con un bruciatore moderno ed efficiente.

Cosa aspetti? Contattaci per una consulenza dedicata e, nel frattempo, prova il nostro configurare e scopri qual è il bruciatore più adatto alle tue esigenze.

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