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Sistemi ibridi a pompa di calore ad aria e geotermiche

15 luglio, 2025

Come conciliare prestazioni elevate, flessibilità d'installazione e sostenibilità economica? I sistemi ibridi rappresentano oggi una delle risposte più concrete a questa sfida, combinando la versatilità delle pompe di calore con la sicurezza dei sistemi tradizionali. Ma quale tecnologia scegliere tra aria-acqua e geotermia? La scelta del package più adatto dipende da variabili specifiche che vanno oltre il semplice confronto tra COP e prestazioni. Ecco perché è importante comprendere le caratteristiche distintive di ogni soluzione, per orientare il committente verso la tecnologia più appropriata.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Cosa sono i sistemi ibridi e quando sceglierli

Che cosa si intende esattamente per “sistema ibrido” in ambito residenziale? Nonostante il termine sia spesso abusato, nel settore termotecnico ha un significato molto preciso: si parla di sistema ibrido quando due generatori di calore, di natura diversa, lavorano insieme in modo complementare. In questo caso, una pompa di calore — alimentata da energia elettrica e basata su una fonte rinnovabile (aria o terra) — viene affiancata da a una caldaia a condensazione a gas, che entra in funzione solo quando le condizioni climatiche o i carichi termici richiedono una potenza aggiuntiva.

Il vantaggio? Un impianto capace di adattarsi dinamicamente alle esigenze dell’edificio, ottimizzando i consumi in ogni condizione. Niente sprechi, niente oversizing, ma una sinergia intelligente tra tecnologie diverse.

Nel contesto attuale — in cui normative europee come la Direttiva Case Green impongono un progressivo abbandono dei combustibili fossili — i sistemi ibridi rappresentano una soluzione estremamente efficace. Consentono infatti di abbattere i consumi energetici, migliorare la classe energetica degli edifici e accedere agli incentivi fiscali ancora disponibili, come l’Ecobonus e il Conto Termico.

 

Vantaggi dei sistemi ibridi

  • Efficienza variabile: la pompa di calore opera nelle condizioni ottimali, mentre la caldaia interviene quando le temperature esterne comprometterebbero il COP;
  • Ridondanza operativa: in caso di manutenzione o guasto di un componente, il sistema mantiene la funzionalità;
  • Flessibilità impiantistica: possibilità di integrazione con impianti esistenti senza stravolgimenti architettonici e strutturali;
  • Ottimizzazione economica: il sistema seleziona automaticamente la fonte energetica più conveniente.

La scelta di un impianto ibrido risulta particolarmente strategica in contesti dove le temperature invernali scendono frequentemente sotto i -5°C, compromettendo l'efficienza delle pompe di calore aria-acqua, o in edifici con vincoli architettonici che limitano l'installazione di sistemi geotermici.

 

Sistema ibrido: meglio pompa di calore ad aria o geotermica?

Quando si parla di sistemi ibridi con pompa di calore, una delle domande più frequenti riguarda la tipologia di pompa da integrare: meglio aria/acqua o geotermica? Come spesso accade nella progettazione impiantistica, la risposta è: dipende. E i fattori che entrano in gioco nella scelta sono diversi.
 
Le pompe di calore aria-acqua prelevano energia termica direttamente dall’aria esterna. Sono soluzioni più semplici da installare, con costi di investimento generalmente inferiori rispetto a quelle geotermiche. Grazie a modelli evoluti come gli Aeroblock® Weishaupt, capaci di raggiungere temperature di mandata fino a 70 °C, è oggi possibile utilizzare queste pompe anche in edifici con radiatori esistenti, senza dover sostituire i terminali. In più, la modulazione della potenza e la gestione ottimizzata del ciclo frigorifero rendono questi sistemi estremamente efficienti e silenziosi, anche in contesti urbani o residenziali ad alta densità.
 
Le pompe di calore geotermiche, invece, sfruttano il calore del sottosuolo tramite sonde verticali o collettori. Questa tecnologia si distingue per l’elevata efficienza stagionale (SCOP fino a 5,2 nel caso delle Geoblock® Weishaupt), stabilità operativa durante tutto l’anno e indipendenza dalle condizioni climatiche esterne. La geotermia rappresenta quindi una scelta ideale per edifici con carichi termici importanti, zone climatiche rigide o per chi desidera massimizzare la quota di energia rinnovabile e autoconsumo da fotovoltaico.
 
Riassumendo:
  • La soluzione ad aria è perfetta per riqualificazioni leggere, spazi ridotti e installazioni rapide.
  • La geotermia si adatta meglio a nuovi edifici, grandi impianti centralizzati o contesti con accesso facilitato al sottosuolo.
 
Entrambe le tecnologie, se integrate in un sistema ibrido, offrono prestazioni elevate, ma la scelta finale dipende da vincoli progettuali, budget disponibile e obiettivi energetici. 
 
 

Perché scegliere un sistema ibrido Weishaupt

A fronte di un mercato affollato di soluzioni “green”, i sistemi ibridi Weishaupt con pompa di calore e caldaia a condensazione si distinguono per una serie di vantaggi operativi tangibili, che vanno ben oltre il semplice risparmio energetico.

Il principale punto di forza è la gestione intelligente delle fonti energetiche: il sistema è progettato per attivare sempre il generatore più efficiente in base alle condizioni operative. La caldaia si attiva solo quando necessario, garantendo continuità, comfort e risparmio. Questo approccio consente di massimizzare la quota di energia rinnovabile utilizzata, migliorando anche il coefficiente stagionale di prestazione (SCOP) dell’intero impianto. Inoltre il passaggio tra le due fonti è automatico, calibrato in funzione del punto di bivalenza e del fabbisogno termico reale.

Dal punto di vista impiantistico, la presenza di un’idraulica a doppio compensatore garantisce un’efficienza superiore: le portate di caldaia e pompa di calore sono indipendenti, le dispersioni termiche sono ridotte al minimo e non è necessario un accumulo di grandi dimensioni. Questo significa meno ingombro, meno costi di installazione, meno dispersioni. In alternativa è possibile optare per la soluzione con un compensatore idraulico combinato con uno scambiatore a piastre, ideale per impianti esistenti e vetusti.

In termini economici, il sistema ibrido consente una riduzione sensibile delle spese energetiche annuali, grazie all’utilizzo prioritario della fonte rinnovabile e alla riduzione dei cicli di accensione e spegnimento della caldaia, che ne prolunga la vita utile. Ciò si traduce anche in una maggiore sostenibilità ambientale, attraverso la riduzione delle emissioni di CO2.

E poi c’è il tema della sicurezza operativa: la ridondanza di due generatori distinti garantisce continuità anche in caso di guasto di uno dei due. Nessun fermo impianto, nessuna emergenza improvvisa.
Inoltre, la possibilità di installare pompe di calore modulanti, con compressori gestiti da inverter, consente al sistema di adattarsi in tempo reale al fabbisogno dell’edificio, evitando sprechi e garantendo comfort costante.

Il risultato è un sistema efficiente, compatto e facile da installare, perfetto anche per progetti di riqualificazione: è infatti in grado di integrarsi con impianti esistenti riducendo al minimo gli investimenti di ristrutturazione ed evitando di dover sostituire i radiatori o installare sistemi radianti a pavimento.

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