(Lettura 3 minuti)

Direttiva emissioni industriali, a cosa serve e che impatto ha sulle fabbriche

18 maggio, 2023

Le emissioni inquinanti provenienti dagli impianti industriali sono soggette alla legislazione europea, oltre che a quella italiana. Nel 2010 l'UE ha emanato la IED - Direttiva sulle Emissioni Industriali che raggruppa in sé tutte le norme emanate precedentemente, ed è volta a rafforzare le disposizioni già in vigore e a ridurre le emissioni in tutto il continente.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Direttiva Emissioni Industriali (IED)

La direttiva europea 2010/75 sulle emissioni industriali (IED) punta a raggiungere benefici significativi per l'ambiente e la salute umana, riducendo le emissioni industriali nocive, in particolare attraverso una migliore applicazione delle più avanzate tecniche disponibili (BAT).

La IED combina sette diverse direttive già esistenti relative alle emissioni industriali:

  • Direttiva 78/176/CEE del 20 febbraio 1978 sui rifiuti dell'industria del biossido di titanio;
  • Direttiva 82/883/CEE relativa alla sorveglianza e al monitoraggio dei rifiuti di biossido di titanio;
  • Direttiva 92/112/CEE sulla riduzione dei rifiuti industriali di biossido di titanio;
  • Direttiva 1999/13/CE sulla riduzione delle emissioni di composti organici volatili;
  • Direttiva 2000/76/CE sull'incenerimento dei rifiuti (direttiva sull'incenerimento dei rifiuti);
  • Direttiva 2008/1/CE sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (direttiva IPPC);
  • Direttiva 2001/80/CE relativa alla limitazione delle emissioni di taluni inquinanti originati dai grandi impianti di combustione (direttiva LCP)

In questo modo tutte le direttive sono fuse insieme in un unico testo, di più facile fruizione, che riduce l'onere amministrativo attraverso requisiti combinati per il rilascio delle autorizzazioni e la semplificazione delle relazioni.

 

Obiettivi della IED

Come riportato sul sito della Commissione Europea, la IED aspira a:

  • Ridurre e, per quanto possibile, eliminare l'inquinamento derivante dalle attività industriali, fornendo un quadro generale per il controllo delle attività industriali con il più alto potenziale di inquinamento, al fine di prevenire lo spostamento dell'inquinamento da un media ambientale ad un altro;
  • Aumentare l'efficacia della legislazione sostenendo gli Stati membri nell'attuazione del sistema di autorizzazione basato sulle BAT;
  • Rafforzare i requisiti minimi esistenti in alcuni settori (come i grandi impianti di combustione, l'incenerimento dei rifiuti, ecc.);
  • Aumentare ulteriormente l'efficacia della legislazione rafforzando le disposizioni in materia di miglioramento ambientale e di applicazione, stimolando al contempo l'innovazione, attraverso l'introduzione di requisiti minimi per quanto riguarda le ispezioni ambientali degli impianti, la revisione e l'aggiornamento delle autorizzazioni e la comunicazione della conformità alle autorità pubbliche;
  • Fornire incentivi per lo sviluppo e la promozione di tecnologie rispettose dell'ambiente;
  • Ridurre gli oneri amministrativi e semplificare la legislazione vigente. 

 

Qual è l'impatto della Direttiva sulle fabbriche?

La direttiva sulle emissioni inquinanti interessa le attività industriali operanti in diversi settori tra cui quello dell'energia, dei minerali, della chimica, della produzione e lavorazione dei metalli e della gestione dei rifiuti, ma anche quello della produzione della pasta di legno e della carta, dei macelli e dell'allevamento intensivo di pollame e suini.

Tutti gli impianti disciplinati dalla Direttiva devono quindi mettere in atto interventi per prevenire e ridurre l’inquinamento. applicando le migliori tecniche disponibili (BAT) e considerare l’uso efficiente dell’energia, la prevenzione e la gestione dei rifiuti e le misure per evitare incidenti e limitarne le conseguenze.

A seconda del settore in cui si opera, sono previsti dalla IED requisiti minimi diversi, per quanto riguarda i valori minimi di emissione, e diverse disposizioni in materia di monitoraggio e di conformità.

Per i grandi impianti di combustione con potenza termica nominale totale pari o superiore a 50 MW, indipendentemente dal combustibile utilizzato, si fa riferimento alle disposizioni indicate nel capo III (artt. da 28 a 41) tra le quali rientrano:

  • le norme di aggregazione sull'emissione di scarichi gassosi di due o più impianti da un camino comune;
  • i valori limite di emissione, indicati nell'allegato V parte 1 della Direttiva;
  • il grado di desolforazione;
  • lo stoccaggio geologico di anidride carbonica.

Gli stabilimenti devono quindi dotarsi di impianti di combustione più efficienti e meno inquinanti, adottando tutte le soluzioni possibili per ridurre le emissioni e il loro impatto sull'ambiente come, ad esempio, l'ottimizzazione del bruciatore attraverso una regolazione continua dell'eccesso d'aria nella camera di combustione, il recupero dei fumi di scarico, la combustione green attraverso materie prime naturali come il metano o i green fuels

Poter contare su un bruciatore efficiente contribuisce non solo a ridurre le emissioni, ma anche a limitare il consumo e, di conseguenza, le spese energetiche.

 

Proposte per l'aggiornamento della Direttiva IED

Alcuni mesi fa la Commissione Europea ha presentato una serie di proposte per aggiornare e modernizzare ulteriormente la direttiva emissioni industriali, al fine di aiutare a orientare al meglio gli investimenti necessari per trasformare l'Europa in un'economia a inquinamento zero, climaticamente neutra entro il 2050.

Ci aspettiamo, quindi, che a breve il quadro vigente venga integrato da nuove misure con lo scopo di migliorare l'efficacia complessiva dello IED. Tra queste c'è in bozza anche una modifica alle autorizzazioni per gli impianti che non dovrà limitarsi a richiedere il rispetto dei limiti meno stringenti, ma valutare anche la fattibilità del raggiungimento delle migliori prestazioni.

Tra gli obiettivi della nuova direttiva c'è poi l'aumento della trasparenza delle autorizzazioni e la partecipazione pubblica al processo. Il Registro delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-PRTR) ha proprio questo scopo: permettere ai cittadini di consultare i dati sulle autorizzazioni concesse in tutta Europa e reperire facilmente informazioni sulle attività inquinanti nella loro zona.

Per restare al passo con le disposizioni in materia di emissioni bisogna agire subito: scopri come ottimizzare la combustione del bruciatore e rispettare i valori limite nella Guida gratuita che trovi qui sotto.

New call-to-action

Iscriviti al nostro Blog!

Weishaupt
thermo condense

La fonte di calore affidabile
Scarica la guida
book-img