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L'analisi dei consumi energetici come bussola per l'ottimizzazione della caldaia industriale

13 luglio, 2023

Per diventare un'impresa efficiente non basta utilizzare tecniche e tecnologie all'avanguardia, è necessario anche assumere comportamenti consapevoli e responsabili per quanto riguarda l'utilizzo dell'energia. Ma per sapere dove e come intervenire, per ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse, è necessario eseguire periodicamente un'analisi dei consumi energetici.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

A cosa serve l'analisi dei consumi energetici

Il D. Lgs. 4 luglio 2014 n.102 (recepimento della direttiva europea EED 2012/27/UE) stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell’efficienza energetica e persegue l'obiettivo nazionale di risparmio energetico, in coerenza con la Strategia Energetica Nazionale (SEN). Tra queste misure rientra anche l'analisi dei consumi energetici.

Conosciuta anche come diagnosi energetica, essa consiste nella raccolta e nel monitoraggio, tramite sensori e strumenti di misura, dei consumi di acqua, energia elettrica e termica, gas, aria compressa e delle emissioni.

In alcuni casi si tratta di uno strumento obbligatorio, ma è comunque caldamente consigliato a tutte le imprese, di qualsiasi dimensione esse siano, per migliorare la gestione e la distribuzione dell'energia partendo da un'ottimizzare dei consumi.

Il monitoraggio costante dei dati permette infatti di diminuire i costi di manutenzione grazie all’impostazione di azioni correttive e gestire e controllare per tempo eventuali anomalie.

L’uso ragionato dei dati raccolti, debitamente elaborati, consente di impostare una strategia di ottimizzazione delle risorse energetiche e ambientali che ha l'obiettivo non solo di abbassare i costi ma anche ridurre le emissioni di CO2.

 

Quando è obbligatorio eseguire una diagnosi energetica 

All’interno della legge 102, il comma 1 dell’articolo 8 precisa che le grandi imprese – quelle con oltre 250 dipendenti, quelle con fatturato annuo al di sopra di 50 milioni di euro e le imprese energivore – sono tenute a fare la diagnosi energetica nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale ogni 4 anni.

Le piccole e le medie imprese, invece, non sono soggette all’obbligo di diagnosi tuttavia sono tenute ad adottare sistemi di gestione volontaria, di cui all’articolo 8, comma 1 (EMAS, ISO 50001, EN ISO 14001), a condizione che tale sistema di gestione includa un audit energetico, realizzato in conformità con i criteri elencati all’allegato 2 al decreto legislativo 102/2014.

In entrambi i casi, che si tratti cioè di un audit obbligatorio oppure volontario, è fatto obbligo comunicare a ENEA l’esito della diagnosi condotta nell’ambito del sistema di gestione.

 

Come si fa il check up energetico di un'industria

L’Unione Europea sta avviando procedure sempre più restrittive per limitare le emissioni di CO2 e di gas responsabili dell'effetto serra, adottando politiche e azioni per ridurre al minimo gli sprechi nei processi energetici. 

Scopri quali sono gli obiettivi di massima efficienza in termini di emissioni industriali e come raggiungerli.

A tale scopo, l'analisi dei consumi energetici permette di individuare eventuali inefficienze dovute a un funzionamento non ottimale degli impianti.

Le misurazioni possono essere effettuate con misuratori standard o di tipologia MID: questi ultimi certificano la misurazione e permettono l’accesso a forme di incentivazione per l’efficientamento energetico.

Il check up energetico di un'industria si articola in diverse fasi:

  • Incontri preliminari (o pre-audit)
  • Raccolta dati
  • Attività in campo (misurazioni dirette)
  • Analisi e proposte di intervento

Il report che viene prodotto alla fine permette di evidenziare le aree di miglioramento e, nello specifico, gli interventi che possono contribuire ad aumentare l'efficienza energetica dell'industria. Tra questi vi è sicuramente l'ottimizzazione del bruciatore della caldaia.

 

L'ottimizzazione della caldaia contribuisce all'efficientamento di tutta l'industria

Il costo per il combustibile è una delle principali voci di spesa in un'industria, assieme al vettore dell'energia elettrica.

Conoscere a quanto ammontano i consumi nelle diverse fasi di lavorazione e nei diversi momenti della giornata permette di acquisire dati che consentono di monitorare l’uso dell’impianto dal punto di vista della qualità e della quantità di energia consumata. 

Gli interventi attuabili vanno dalla semplice manutenzione ordinaria del generatore, con benefici immediati ma di entità limitata, all'ammodernamento degli impianti con tecnologie più efficienti, tramite revamping o sostituzione del bruciatore.

Bruciatori industriali a gas: come capire se vanno sostituiti

Alcune tra le più innovative aziende produttrici di bruciatori industriali sono in grado di fare, attraverso software avanzati, delle previsioni di risparmio energetico e di ritorno sull'investimento, così da mettere subito in chiaro i vantaggi derivanti dall'eventuale ammodernamento dell'impianto.

Per capire quali potrebbero essere i prossimi passi da compiere per migliorare l'efficienza energetica della tua caldaia industriale, ti suggerisco di approfondire questi argomenti:

E se vuoi saperne di più, puoi sempre scaricare la nostra guida gratuita all'ottimizzazione dei bruciatori a gas.

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